Premetto che i miei gusti sono mooolto eterogenei e quindi gli accostamenti potranno sembrarvi a volte un po' strambi.
Comunque, direi che se sono sempre guardato film, assiduamente.
Ma il momento in cui più mi sono dedicata a questa passione è stato negli anni dell'università, quando con un gruppo sparuto di compagni/e ci scoppiavamo qualsiasi cineclub/evento cinefilo venisse organizzato in ambito genovese, da sale improvvisate con quattro sedie a eventi più formali, come il Genova Film Festival.
Poi mi sono laureata con una tesi su un regista inglese che ho scoperto quasi per caso, Derek Jarman. Jarman fa parte di una corrente un po' meno conosciuta nell'ambito del cinema inglese, che viene chiamata, genericamente, Art Cinema, tra cui viene annoverato anche Peter Greenaway.
Seppure alcune cose di Greenaway mi piacciano, lo trovo un po' un virtuoso, mentre Jarman, nonostante gli eccessi (un cinema che a volte è un po' barocco nell'uso delle immagini, dei colori, nei tempi...) abbia sempre mantenuto uno stile più naif, più fedele alla filosofia low-budget e di improvvisazione che aveva accompagnato i suoi esordi dal mondo della pittura a quello del cinema. Jarman infatti è stato di tutto, da pittore a scenografo, a cineasta a scrittore autobiografico.
Un altro motivo per cui la sua opera mi ha entusiasmato è la sua capacità di coniugare una forma non-narrativa con istanze politiche (sembra quasi un paradosso, ma non lo è) e di non sfociare quindi nell'estetismo fine a se stesso, ma di mantenere sempre il contatto con il mondo che lo circondava. Questo si vede in particolare negli ultimi film, che sono anche quelli meno noti in Italia, come "The Last of England" un visionario e caustico ritratto dell'Inghilterra thatcheriana di cui potrò parlarvi in seguito. Per ora posso postarvi un link ad un video degli Smiths (uno dei miei gruppi preferiti di sempre) girato da Jarman che di The Last of England condivide l'ambientazione nelle docklands e certi elementi post-punk/new-romantic.
"Ask me" http://it.youtube.com/watch?v=g1garPGLZwQ&feature=related
Questo invece è quello di "The Queen is Dead" http://it.youtube.com/watch?v=7iMeyKEOvBI
Ma non mi piace solo Jarman, mi piacciono anche Mike Leigh, Wes Anderson e tutta una serie di altre cose su cui vi annoierò nei prossimi post, ma ora lascio la parola a voi, ai vostri commenti e ai vostri film preferiti. A presto!
4 commenti:
L'avevo detto io che si finiva ad aprire un forum su Jarman...cmq nn ho visto granchè, ma in compenso, oltre a Caravaggio, credo di essere l'unico ad aver visto "Blue" (si scrive così?) per intero senza addormentarmi...e poi tutti i meravigliosi miti smithsiani...malato, inglese, affascinante ed incredibilmente politico (attuale)...Alela Diane cmq è americana ed è autodidatta...qualcuno la paragona a Joanna Newsom (si scrive così?), ma io trovo che stiano su due pianeti lontani...entrambi coinvolgenti a loro modo
Ciao Anna,
che intellettuale il tuo blog, complimenti!
A proposito di film, cito nel mio blog un film stupendo (stupendo per me perché adoro i thriller e i gialli) "The Hound of the Baskerville", tradotto in italiano "Il mastino dei Baskerville", tratto dall'omonimo libro di Conan Doyle (Sherlock Holmes).
Interessante il tuo blog, davvero, anchelo sfondo è molto romantico, anche se rosa e non viola...
Kisses
Marta
Ok, sono daltonica!
pensavo che fosse almeno lilla ;-))))
Grazie per i complimenti, anche il tuo mi piace un sacco.
Di chi è il "Mastino dei Baskerville"? mi incuriosisce, anche a me i thriller e i gialli di qualità piacciono molto...
Ad esempio Hitchock (ma dirlo sembra quasi banale...anzi, senza quasi)
alla prossima!
Violet_Baudelaire,
non voglio ripetermi con i complimenti al tuo blog: dirò soltanto che se non avessi fatto il mio sui libri letti lo avrei fatto sui film visti, su quelli che ci hanno segnato e hanno contribuito a cambiare la nostra concezione dell'arte e la nostra visione della vita, ma non sarei stata in grado di farlo così bello come il tuo!
Ultimamente avevo un proposito: conoscere meglio il cinema di Greenaway: dei suoi film adoro in particolare le musiche di Michael Nyman, che sembrano fondersi con le immagini e insieme creare un'opera d'arte.
Ora cambio del tutto argomento: mi piacerebbe che venissi a trovarmi ancora nel mio blog per raccontarci se secondo te, tra le tante trasposizioni cinematografiche di romanzi che sono state fatte, c'è un film all'altezza del libro da cui è stato ricavato...
Butto lì qualche mia idea: per esempio La morte a Venezia, Il Gattopardo di Visconti; Lolita di Lyne (troppo noiosa quella di Kubrick); Io non ho paura di Salvatores (che è stata una delle esperienze per me più travolgenti dal punto di vista emotivo: con una fotografia tra il realistico e il surreale, allucinata, urlata, perfettamente nello stile di Ammaniti)...
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